Parco Eleonora è il polmone verde della città, una struttura polivalente che, con i suoi circa 11.000 metri quadrati, accoglie i sambenedettesi. Probabilmente il più grande parco attrezzato della città di San Benedetto del Tronto, dove ciascun cittadino può trovare il suo spazio preferito per rilassarsi, leggere un libro, fare jogging, passeggiare, giocare, fare sport. Nonché luogo per tanti momenti aggregativi e per incontrarsi. Nelle vicinanze del Parco Eleonora c’è la stazione ferroviaria, quindi è facilmente raggiungibile anche da chi proviene dalle zone limitrofe. E alzando lo sguardo verso le belle colline sambenedettesi subito si scorge la Torre e la Caserma Guelfa. Anche se Parco Eleonora non è il miglior punto di osservazione di queste preziose strutture.
L’Associazione che ha dato vita al Parco Eleonora
In particolare, il parco è gestito dall’Associazione “Truentum” costituitasi nel 1995 per volontà di un gruppo di cittadini del rione desiderosi di migliorare il quartiere periferico e di confine, altrimenti sprovvisto di servizi urbani essenziali. Infatti, Parco Eleonora fu il primo obiettivo di miglioria dell’area, di cui l’Associazione “Truentum” ne cura la manutenzione e la pulizia.
La struttura del Parco Eleonora
Nello specifico, il Parco Eleonora è concepito come piccolo spazio naturale, ornamentale e denso di funzioni ecologiche. Infatti, diversi habitat punteggiano tutta l’estensione del parco, con tanto di cartelli didattici apposti. Sono presenti 104 alberi ad alto fusto e 958 essenze arboree suddivise in 73 specie differenti. Alcune sono le stesse che si trovano nei suggestivi giardini tematici che costeggiano il lungomare della città. Si va dal comunissimo ulivo all’albero cinese più antico del mondo, il Gingko Biloba, dalle note proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive. Anche la fauna fa da padrone in questo puntino verde. Difatti, qui è possibile incontrare piccoli uccelli selvatici ed uccelli migratori come gazze, pettirossi, merli. Gli stessi sono presenti anche nella vicina Riserva naturale protetta Sentina. Non mancano i silenziosi abitanti della notte, le civette e i barbagianni che fanno capolino dopo il tramonto.
Invece, per quanto riguarda il gioco e il divertimento a disposizione dei piccoli fruitori ci sono giochi a molla, uno scivolo, un castello con ponte tibetano, una giostra, una trave oscillante, altalene, un dondolo, una pertica per l’arrampicata. Oltre a piccoli sentieri, servizi igienici, panchine e una fontanella all’entrata. Inoltre, vicino all’ingresso troviamo “Un sorso di verde”, il punto di ritrovo e ristoro, nonché luogo ideale per feste private.
Gli interventi di restauro
Il Parco Eleonora come lo visitiamo oggi non è ancora completo. Sono previsti ampliamenti con orti per gli anziani, percorsi per fare ginnastica, più aiuole tematiche, un laghetto con cascata, spazi meditativi e ulteriori alberi ombreggianti.
Lo sport al Parco Eleonora
Ma da annoverare a parte è l’importanza dello sport all’interno del Parco Eleonora. Oltre al ripristino e al rinnovo del “Parco Bau” e di steccati, sentierini e rimessaggi, l’area vanta al suo interno il “centro sportivo Eleonora”, realizzato nel rispetto dell’ambiente e altamente tecnologico. Specificatamente, in un’area di 5000 metri quadri sono stati realizzati due campi di calcio a cinque, un campo di velocisti di calcio a tre con manto sintetico di ultima generazione, uno spogliatoio costruito in bio-edilizia ed anche due zone fitness.
Al centro dell’area ecco una grande rotonda con oasi relax con la strada che collega tutto il percorso di accesso ai campi e va a confluire nel Parco Eleonora. Inoltre, si tratta di una struttura cardioprotetta grazie alla presenza di un defibrillatore. Il tutto è stato realizzato in bioedilizia e l’illuminazione è esclusivamente a led nel pieno rispetto dell’ambiente. Quindi, un centro sportivo altamente tecnologico attentamente vigilato da un innovativo impianto di video sorveglianza.
Si ringrazia per l’immagine di copertina: Patrizia Cicconi