Genti Tavanxhiu, l’artista dell’ibrido protagonista al Festival del Mare

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Genti Tavanxhiu, l’artista dell’ibrido tra i protagonisti al Festival del Mare

Genti Tavanxhiu Copertina

Genti Tavanxhiu protagonista alla grande con il Festival del Mare, un evento che riunisce insieme il lavoro di artisti nazionali e internazionali sul noto lungomare di San Benedetto del Tronto presso il MAM, il Museo d’Arte sul Mare. Infatti, gli artisti, protagonisti in questo evento culturale, danno vita alle loro opere sotto gli occhi dei passanti. Mentre sul molo gli scultori realizzano le sculture scavando i massi, i pittori si dedicano ai murales, trasformando così il lungomare con il magico tocco d’artista. Nello specifico, uno degli artisti invitato a partecipare al rinomato Festival del Mare di quest’anno è anche Genti Tavanxhiu.

Genti Tavanxhiu: la carriera artistica

L’artista Genti Tavanxhiu, www.gentisculpture.eu, residente da 28 anni in Italia, è noto per i suoi successi internazionali nel campo della scultura monumentale. Infatti, la sua carriera artistica, in questi anni, l’ha portato in giro per il mondo, dove ha realizzato opere pubbliche, mostre personali, eventi culturali, ottenendo diversi premi e titoli di riconoscimento. Tra l’altro, assai rilevante per l’artista fu il primo premio nel 2017 a Teheran. Genti Tavanxhiu ha organizzato, coordinato e diretto dieci simposi internazionali di scultura a Korça (Albania), uno a Elbasan (Albania) e tre simposi in travertino, a Spinetoli (Italia). Oltre a ciò, ha partecipato a numerosi simposi internazionali. Come noto, le sue sculture monumentali sono presenti in molti luoghi pubblici in USA, Albania, Germania, Spagna, Portogallo, Svizzera, Italia, Francia, Romania, Montenegro, Cipro, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Cina, Giappone, Egitto, Siria, Iran, Israele e Taiwan.

Genti Tavanxhiu la sua Scultura
Genti Tavanxhiu, la scultura (foto di: Blerina Mali)

Genti Tavanxhiu: lo stile “ibrido”

In particolare, l’esperienza e l’istruzione acquisiti in diversi paesi hanno plasmato la performance artistica di Genti Tavanxhiu come genere ibrido. La sua creatività nasce da tutta questa quantità di energia accumulata, formando uno stile con un look di astrazione espressiva, un linguaggio indiretto. L’artista usa una forma pura. Particolarmente, egli preferisce i materiali durevoli per realizzare le sue sculture, come il marmo di Carrara, il travertino ascolano, il rosso del Portogallo, graniti e legni. Infatti, si distingue per il suo stile astratto minimalista, usando i simboli e le linee, pur mantenendo la semplicità delle forme. Così, la scultura emana energia positiva. Poi, nei ultimi anni si è anche dedicato al figurativo, mettendo in mostra la sua sensibilità d’artista.

“La Vela” in travertino

Per di più, Genti Tavanxhiu ha il suo laboratorio artistico tra le bellissime colline, un posto d’incanto nel cuore del Piceno, dove anima le sue opere. Come noto, Genti ha lasciato le sue orme anche sul palmizio lungomare di San Benedetto. Peraltro, è sua l’opera dedicata a Monsignor Sciocchetti, divenuta parte del patrimonio culturale della città, nonché uno dei punti turistici più fotografati. Si parla de “La Vela”, il monumento in travertino collocato al molo sud, alto 7.5 metri, realizzato dall’artista nel 2005.

La Vela opera in travertino

“La Vela”, opera in travertino di Genti Tavanxhiu sita al molo sud (foto di: Patrizia Cicconi)

Genti Tavanxhiu al Festival del Mare

Ma durante il Festival del Mare, Genti Tavanxhiu sarà protagonista, in particolare, per tre giorni, le serate più importanti, ovvero il 5, il 6 e il 10 settembre. Innanzitutto, il 5 settembre con l’apertura della mostra presso la Palazzina Azzurra. In particolare, l’artista Genti Tavanxhiu presenterà la nuova collezione d’arte, dove saranno esposte una decina delle sue opere, quadri e sculture. E si possono ammirare la serie dei quadri caratterizzati da tinte accese, che vanno in armonia con le forme delle sculture. Comunque, l’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 20 settembre.

L’art performance

Poi, il 6 settembre sarà la serata della conferenza stampa in cui gli artisti incontreranno il pubblico per una breve conferenza sul tema dell’Action Painting, sempre presso la Palazzina Azzurra. Inoltre, qui si avrà l’onore di ammirare da vicino anche “l’art performance”. Specificatamente, la performance d’arte consiste nella collaborazione di tre artisti che nei loro lavori usano la tecnica di doping, realizzando sotto gli occhi dei presenti dipinti di acrilico su carta. Si tratta di una serata diversa e molto particolare per tutti gli amanti dell’arte e gli appassionati della fotografia. Insomma, una esibizione live per vedere la nascita di diversi opere su carta.

Genti Tavanxhiu e la sua pittura

Genti Tavanxhiu, la pittura (foto di: Blerina Mali)

L’action painting

Infine, il 10 di settembre sarà il momento dell’action painting, dove Genti Tavanxhiu insieme ai suoi due colleghi, dovranno realizzare dei murales. Un vero e proprio show che inizia alle 17, presso il lungomare di San Benedetto del Tronto. A dire la verità, si tratta di uno scontro vero e puro con il masso di blocchi di cemento, nella quale dovranno realizzare il loro progetto “triangolazioni”. Ma la particolarità di questo pomeriggio è una sorta di corsa contro il tempo in cui prevale una distinzione tra i gruppi di artisti. Infatti, il gruppo “Tre”, composto dai tre pittori Pio Serafini, Stefano Tamburrini e lo stesso Genti, deve realizzare i murales entro il pomeriggio. Mentre gli altri artisti hanno tempo una settimana per concludere le loro opere.

L’arte di Genti Tavanxhiu sfida la pandemia

Come noto, il 2020 è stato un anno particolare per tutti noi. Nonostante ciò, Genti Tavanxhiu è stato presente con le sue opere in due esposizioni personali. La prima mostra personale “Endrrat e Mesdheut” (“Sogni del Mediterraneo”) in Pristina, Kosovo, presso la Galleria Da Vinci, nel mese di marzo, poco prima del lockdown mondiale. Si parla di una bellissima esposizione che ha ottenuto successo anche se la situazione creata dalla pandemia aveva già creato un notevole caos attorno. Poi, la sua seconda mostra personale “Damnation memoriae” in Albania, nella sua città natale, dove ha vissuto il periodo della quarantena.

Genti Tavanxhiu prova alcuni scatti
Genti Tavanxhiu prova alcuni scatti (foto: web)

D’altra parte, l’arte prodotta in questi mesi così diversi dalla nostra quotidianità hanno fatto sì che nell’artista nascesse un’altra forma di bellezza drammatica mai espressa prima nella sua arte, frutto di questo shock mondiale. Ma la Cultura non si ferma. Così come nessuna pandemia può fermare lo spirito creativo del nostro eccellente artista.

Si ringrazia per l’immagine di copertina: Blerina Mali

Genti Tavanxhiu, l’artista dell’ibrido tra i protagonisti al Festival del Mare ultima modifica: 2020-09-04T09:00:38+02:00 da Patrizia Cicconi

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