Negozi e alcuni esercizi commerciali riaprono finalmente il 18 maggio, seppur con diverse norme da seguire come prevedono i protocolli approvati dalla Regione Marche per regolamentare il settore del commercio e, quindi, contrastare l’epidemia da Coronavirus; ma per la stessa data si lavora anche per far ripartire parrucchieri e centri estetici in anticipo di due settimane rispetto a quanto previsto a livello nazionale; quindi, dopo il via per l’asporto di bar e ristoranti, le Marche sono pronte a riaprire la maggior parte dei negozi. Mentre la stagione balneare partirà dal 29 maggio. A tal proposito, la giunta regionale ha approvato un sostanzioso insieme di protocolli riguardanti commercio e attività turistica.
Le regole che i negozi devono seguire
In tale circostanza, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha ribadito la volontà di fare un ulteriore passi in avanti verso il ritorno ad una certa normalità. Ma anche per dare finalmente uno slancio più significativo alla fase due. “Le imprese sono pronte. Occorre tenere insieme sicurezza e ripartenza. Noi abbiamo lavorato sempre con questa filosofia”. In fatti, in queste settimane l’amministrazione regionale ha lavorato per definire dei protocolli sulle norme di sicurezza per limitare la diffusione del contagio da Coronavirus.
Ingressi e igiene nei negozi
Innanzitutto, il titolare dell’esercizio commerciale deve regolare l’accesso al locale, sia del personale che di clienti e fornitori, in modo da evitare assembramenti. E l’ingresso è consentito solo indossando la mascherina. Poi, all’ingresso nei negozi dovranno essere a disposizione dispenser contenenti gel igienizzanti per detergere le mani e possibilmente guanti monouso. Inoltre, la permanenza dei clienti all’interno dell’esercizio commerciale dovrà limitarsi al tempo indispensabile all’acquisto. Soprattutto devono essere mantenute il più possibile le distanze di sicurezza interpersonale di almeno un metro tra lavoratore e cliente. Anche tra clienti.
In ogni caso, per evitare assembramenti, è opportuno creare dei percorsi differenziati di entrata e di uscita. Oltre a ingressi scaglionati che possono essere garantiti anche con l’estensione dell’orario di apertura e presenze contingentate in base alle dimensioni dell’esercizio, ovvero fino a 40 metri quadrati una persona alla volta e al massimo due operatori. Infine, è preferibile il pagamento con il Pos che va costantemente disinfettato al termine di ogni operazione.
La curva dei contagi
Un ulteriore monito è arrivato dal presidente Ceriscioli che ha dichiarato: “Per le riaperture sarà fondamentale continuare a rispettare le regole come si sta facendo ora. Ma se i contagi non dovessero restare sotto controllo torneremo alle chiusure”. Quindi, tutto dipenderà dai dati del monitoraggio delle curve epidemiologiche condotto in questi giorni dal Ministero della Salute.
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