Fase due, cosa non si potrà ancora fare nelle Marche

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COVID-19

Fase due, cosa non si potrà ancora fare nelle Marche

Fase Due

Fase due, dal 18 maggio siamo entrati in un nuovo stadio con restrizioni e concessioni diverse: dagli incontri con gli amici ad una nuova autocertificazione per gli spostamenti tra regioni, fino alle riaperture di negozi, bar, ristoranti e parrucchieri; a stabilire cosa si può fare nelle Marche è il decreto 153 firmato dal Presidente della Regione, Luca Ceriscioli. Quindi, le attività commerciali hanno riaperto secondo i protocolli già resi noti. Ciò per garantire la sicurezza di tutti.

Fase due: le seconde case

Nonostante le riaperture e le nuove misure previste, ci sono ancora delle attività che restano in lockdown per altri giorni. Uno dei nodi da sciogliere è quello delle seconde case. Momentaneamente, viene esclusa la possibilità di recarsi in quelle al di fuori della propria regione, se non per spostamenti temporanei dettati da motivi di lavoro, di urgenza o di salute. O per lavori di manutenzione. Per spostarsi di più occorre attendere il 3 giugno.

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Fase due, un posto di blocco (foto di: en.m.wikipedia.org)

Quindi, gli spostamenti tra regioni diverse vengono “congelati”, almeno per questa fase, come ha spiegato in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Infine, all’interno della stessa regione non si dovrà più utilizzare l’autocertificazione. Invece, ancora vale per fuori regione. In ogni caso, è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Fase due: niente cortei, concerti ed eventi

Poi, restano vietati gli assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico come manifestazioni, cortei, concerti, eventi e spettacoli di qualsiasi natura che prevedono la presenza di un pubblico. E resta il divieto per sale da ballo e discoteche.

Caffè meglio al bancone

Inoltre, mantenendo la distanza di sicurezza di almeno un metro, sarà possibile prendere un caffè al bancone del bar o in tavolini adeguatamente distanziati. Anche andare a mangiare una pizza. Ma niente comitive: i nuovi parametri che prevedono spazi fra i tavoli consentono di andare a mangiare fuori solo in piccoli gruppi. Comunque, le regole da rispettare saranno le stesse: con distanziamento sociale e mascherina che sarà obbligatoria nei luoghi chiusi e raccomandata all’aperto, soprattutto nei luoghi più affollati.

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Fase due, caffe al bancone del bar (foto di: www.pexels.com)

Parrucchieri e centri estetici

Anche se con la lista di attesa, si potrà tornare dal parrucchiere. Mentre i centri benessere restano chiusi. Così come i centri termali, culturali e sociali.

Fase due: quando riaprono piscine e palestre

Poi, dal 25 maggio potranno riaprire le piscine. Tra le regole per l’utilizzo degli impianti c’è l’obbligo di disinfettare a ogni cambio di persona, la possibilità di misurare la temperatura e in vasca bisogna rispettare un indice di 7 mq di superficie a persona. Lo stesso spazio deve essere garantito nelle aree solarium. Sempre il 25 maggio è prevista la riapertura delle palestre, anch’essa disciplinata da linee guida.  E gli italiani possono presto tornare al mare, sempre con le dovute prescrizioni.

Chiesa si, moschea no

Si torna a poter andare alle celebrazioni religiose, sempre mantenendo la distanza e i fedeli devono essere forniti di mascherina e guanti. Così come nelle sinagoghe. Invece, le moschee riapriranno dal 25 maggio e ognuno dovrà portarsi il tappetino da casa per le preghiere.

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La Grande Moschea di Roma, il principale luogo di culto della comunità musulmana (foto di: it.wikipedia.org)

Fase due: quando si potrà viaggiare nell’Unione Europea

Per il momento niente viaggi. Ma dal 3 giugno sparisce ogni limitazione per gli spostamenti verso gli Stati dell’Unione Europea e Schengen, Gran Bretagna, Andorra, il Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano. Restano vietati gli spostamenti per altri Paesi, salvo che per comprovate esigenze lavorative e di assoluta urgenza.

Fase due: gli allenamenti della Serie A

Per il momento, resta tutto come prima per quanto riguarda la Serie A. Infatti, il comitato tecnico scientifico non ha validato ancora le linee guida per gli sport di squadra. E, in attesa che ciò avvenga, le regole che restano in vigore sono quelle per gli allenamenti individuali.

Si ringrazia per l’immagine di copertina: www.flickr.com

Fase due, cosa non si potrà ancora fare nelle Marche ultima modifica: 2020-05-19T09:00:02+02:00 da Patrizia Cicconi

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