Il Pescatore, alla scoperta del monumento più antico della marineria

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MONUMENTI

Il Pescatore, monumento simbolo della città e del tipico mestiere

Copertina Il Pescatore

Il Pescatore rappresenta uno dei più famosi monumenti di San Benedetto del Tronto. Ma è anche il più antico. È collocato nel punto in cui la passeggiata turistica del lungomare si innesta sul braccio sud del bacino portuale, che porta al Faro. Dedicato alla gente di mare ed alla storia dei pescatori di questa città, evoca una drammaticità mescolata alla cura dei dettagli nel rappresentare il duro lavoro del pescatore. Ciò ne fa uno dei monumenti più belli di San Benedetto.

L’opera inneggia la figura del Pescatore

Il Monumento al Pescatore, alto due metri, sembra voler parlare con il mare. Infatti, è rivolto vero di esso. In particolare, riproduce la tenuta dei pescatori durante le tempeste, quando, per richiamare l’attenzione sul pericolo derivante dalla nebbia sul mare, si servivano della tromba. Si tratta di un pescatore nordico, con abiti inusuali per i nostri tempi, nell’atto di suonare il corno, con un impermeabile, un cappello, una pipa. Nella mano sinistra regge una rete. È posizionato al di sopra di un piedistallo formato da blocchi di cemento disposti in senso sfalsato.

La targa affissa sulla base de Il Pescatore

Particolare della targa posta sul basamento (foto di: Patrizia Cicconi)

Sottostante, in uno dei blocchi, vi è una targa che riporta: “All’ardimento, alla tenacia ed al sacrificio dei pescatori di ogni epoca“. Il monumento si osserva dalla strada che porta al porto e c’è un marciapiede per camminarci o fermarcisi proprio sotto. Costituisce un bellissimo biglietto da visita per turisti o viaggiatori che entrano a San Benedetto dal Molo Sud. Infatti, la statua si erge di fronte al mare e richiama la grandezza della natura che si apre davanti agli occhi. Evoca tempi passati e persone che hanno sofferto e amato questo mare.

L’artista Cleto Capponi

È l’opera di Cleto Capponi, artista di Grottammare, città che si trova subito dopo San Benedetto del Tronto, in direzione nord. Installata nel 1978, è una scultura essenziale dal tratto tagliente in cui si riconoscono tracce di Futurismo, movimento artistico che sorse in Italia nel primo Novecento, ad opera del poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti e di cui negli anni ’30 Cleto Capponi fu antesignano ed esponente di punta nelle Marche. In quest’opera di straordinaria forza espressiva l’artista è riuscito a concentrare la tenacia e l’ardimento delle genti di mare, di cui la marineria sambenedettese fa parte da secoli.

Una vista della statua de Il Pescatore

Il Pescatore visto dalla parte retrostante (foto di: Instagram)

Capponi fu, oltre che scultore, anche un ritrattista irriverente ed introspettivo, soprattutto di caricature. Il suo indirizzo artistico è contraddistinto da due elementi fondamentali: linea e movimento. Le linee sono energiche e dinamiche. Nel movimento vi costruisce lo spazio, con corpi vibranti. Dà un’interpretazione coinvolgente dei suoi personaggi.

Il mestiere di pescatore

Non poteva mancare questo monumento in una città con una storia di pescatori così antica e fortemente vissuta. Semplice, rievocativo, significativo per un popolo di pescatori. Il monumento ha compiuto quarant’anni la primavera scorsa e da allora non ha mai cessato di narrare quella storia marinara fatta di sacrifici, dedizione, amore per il mare e per il duro mestiere di pescatore. Dall’alto del suo piedistallo, veglia su tanta bellezza e saluta i passanti con l’immaginario suono del suo corno. Rappresenta un’opera d’arte intensa che prelude quelle disseminate lungo la passeggiata del Molo Sud.

Si ringrazia per l’immagine di copertina: Instagram

Il Pescatore, monumento simbolo della città e del tipico mestiere ultima modifica: 2019-03-08T09:37:29+01:00 da Patrizia Cicconi

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