Sergio Rossi, Coronavirus: le Marche piangono il big delle scarpe di lusso

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MEMORIA

Sergio Rossi, Coronavirus: le Marche piangono il big delle scarpe di lusso

Sergio Rossi

Sergio Rossi, pioniere del settore calzaturiero made in Italy, è deceduto giovedì scorso all’Ospedale Bufalini di Cesena; aveva 84 anni ed era ricoverato nel nosocomio al reparto di terapia intensiva in quanto risultato positivo al Coronavirus. Ma le sue condizioni hanno subìto un rapido peggioramento, fino al decesso. Così se ne va uno dei maestri della moda calzaturiera di lusso italiana, che ha creato dal nulla un prestigioso brand che si è ben posizionato nel panorama della moda internazionale grazie alla creazione di scarpe eleganti, raffinate e di qualità, molto amate dalle dive di Hollywood.

Gli albori dell’azienda di Sergio Rossi

Sergio Rossi aveva mosso i primi passi nel settore calzaturiero nel Dopoguerra quando, dal padre calzolaio, apprende tutte le competenze che contraddistinguono un grande artigiano, iniziando a realizzare sandali. Poi insieme al fratello Franco, in inverno, fabbricavano le scarpe da vendere in Riviera durante la stagione estiva. Successivamente, nel 1951, fondò la sua omonima impresa nel paese natio, a San Mauro Pascoli, in Romagna. E il suo successo è tale che nei anni ‘60 Sergio Rossi inizia a produrre e firmare le sue collezioni. Di lì a poco, il marchio inizia la sua ascesa con le prime boutique negli anni ‘80 ad Ancona e Torino. Poi lo sbarco in America, trovando subito plauso ed ammirazione. Ma il trampolino di lancio definitivo arrivò tramite la collaborazione con molti stilisti famosi, tra i quali Gianni Versace e Dolce&Gabbana.

Sergio Rossi Fabbrica
La fabbrica di Sergio Rossi a San Mauro Pascoli (foto di: it.m.wikipedia.org)

Sergio Rossi al fianco dei giovani talentuosi

Così, le scarpe di Sergio Rossi diventarono oggetto di culto per molte donne. Però, la società non è rimasta nelle mani della famiglia. Infatti, nel 1999 fu acquistata dal Gruppo Gucci, oggi tra le aziende che in questa emergenza hanno convertito la propria produzione in camici per il personale sanitario. E solo nel dicembre 2015 il marchio ritorna in Italia, acquistato dalla holding Investindustrial di Andrea Bonomi. Ma lo shoe designer ha continuato a lavorare per tramandare tutta la sua esperienza alle generazioni future tramite il Cercal, la scuola internazionale di calzature da lui fondata, specializzata nella ricerca e nella creazione stilistica, particolarmente rivolta ai giovani che vogliono affacciarsi al settore. Ovviamente, affiancato dal figlio Gianvito, erede del brand. E proprio a lui è toccato dare la triste notizia della sua scomparsa.

Sergio Rossi Showroom Milano
Lo showroom di Sergio Rossi a Milano, in via Montenapoleone (foto di: it.m.wikipedia.org)

La campagna di beneficenza per la lotta al Coronavirus

Purtroppo, l’emergenza Coronavirus ha modificato la vita delle persone in modo estremo. Per questo motivo sono tante le iniziative per arginarlo, sia con supporti psicologici, ma molti con gli aiuti economici. Infatti, il brand di Sergio Rossi è stato tra i primi a scendere in campo con le donazioni per contrastare l’emergenza sanitaria e aveva di recente annunciato l’offerta di 100mila euro a favore dell’Ospedale Sacco di Milano. Così come comunicava anche la decisione di devolvere l’intero ricavato delle vendite online a favore della lotta contro il Covid-19. E se le Marche sono il fiore all’occhiello del settore scarpe, il merito è di personalità come Sergio Rossi.

Si ringrazia per l’immagine di copertina: it.wikipedia.org

Sergio Rossi, Coronavirus: le Marche piangono il big delle scarpe di lusso ultima modifica: 2020-04-07T21:38:46+02:00 da Patrizia Cicconi

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