Luigi Onorati (1901-1989), ingegnere modenese di famiglia agiata, capitato fra Marche e Abruzzo per amore (ha avuto una moglie teramana ma la coppia non ebbe figli), è la mente che ha concepito lo stile caratteristico ed esclusivo del noto lungomare che ha trasformato San Benedetto del Tronto da antico borgo marinaro a moderna città turistica e balneare; ma Luigi Onorati si è occupato anche di altre famose opere nella città rivierasca. Specificatamente, la Palazzina Azzurra, i giardini pubblici, il risanamento del Paese Alto e della zona del Mandracchio. In particolare, tutti progetti dell’ingegnere modenese che fra gli anni ’30 e gli anni ’60 fu dirigente dell’Ufficio Progetti comunale.
Luigi Onorati e l’incarico della progettazione del lungomare
Inizialmente, nel 1928, nasceva il Comitato dell’Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo i cui componenti diedero l’incarico a Luigi Onorati, allora responsabile comunale dell’ufficio tecnico nel 1931, di progettare il lungomare e le aree adiacenti. Come tale il giovane ingegnere, arrivato a San Benedetto proprio in quell’anno, sin da subito dimostrò competenza. Ma anche ammirazione verso le bellezze della città. Per iniziare la fase progettuale, considerato l’interesse turistico della città e la sua conformazione, Onorati intuisce subito che la zona centrale, con gli sbocchi al mare, debba essere più rilevante. E andava assolutamente valorizzata con la costruzione di un muro di contenimento effettuato con materiale di riutilizzo, la piantumazione di migliaia di piante e la costruzione di una balaustra in pietra artificiale. Ma la sua figura divenne in quegli anni il fulcro attorno alla quale si avrà la trasformazione, nonché la valorizzazione, dell’area centrale della città.
Il progetto
Nello specifico, il piano di lavoro di Luigi Onorati ha previsto e realizzato una sede stradale larga complessivamente 30 metri con la suggestiva Rotonda Giorgini al termine del centralissimo viale Secondo Moretti. E conclude nella Rotonda Salvo D’Acquisto, a sud, per una lunghezza complessiva di circa 6 km. Come noto, la caratteristica peculiare del lungomare è la presenza di circa 8.000 specie di palme che sono diventate un po’ il simbolo della città avendo preso il nome di “Riviera delle Palme”. Proprio Onorati fu il primo a concepirle in maniera godibile e dopo il 1932 sono diventate patrimonio della città. Purtroppo, la seconda guerra mondiale non permise di concludere il percorso realizzativo di Onorati. Infatti, a causa dei bombardamenti di cui San Benedetto fu oggetto, il lungomare fu fortemente danneggiato.
Il merito di Luigi Onorati
Per tornare al soggetto, l’ingegnere concorse alla riformazione della città, rendendola sicuramente più bella ed accogliente. In aggiunta a ciò, Luigi Onorati ha il grandissimo merito di aver voluto tempestare di verde la città adriatica, imponendola all’ammirazione universale come unica, almeno in Europa. Detto ciò, la presenza e l’intervento del grande urbanista sono trasmessi indelebilmente nelle sue realizzazioni marchiate della sua evidente passione di professionista preparato ed autorevole. A tal proposito, nel luglio del 2005, la Giunta Comunale di San Benedetto del Tronto, con un atto deliberò di intitolare “Largo Ing. Luigi Onorati” lo spazio esistente all’intersezione di Viale Secondo Moretti con la via dei caratteristici villini in stile Liberty.
Si ringrazia per l’immagine di copertina: wikipedia.org
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