Il porto di San Benedetto del Tronto: nucleo turistico, navale ed ittico

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Il porto di San Benedetto del Tronto: nucleo turistico, navale ed ittico

Porto

Il porto della città rivierasca di San Benedetto del Tronto è un importante centro turistico navale, ortofrutticolo ed ittico; ospita una cospicua flotta di pescherecci tra piccoli e grandi, e molte lampare. Inoltre, dopo Ancona, è il primo porto peschereccio delle Marche. In particolare, il porto di San Benedetto del Tronto è un’infrastruttura dedicata alla pesca commerciale, all’approdo turistico e al diporto nautico. In riferimento a ciò, la pesca è prevalentemente “a strascico”. Ma vi si effettua anche la pesca dei molluschi con draghe manuali, e la piccola pesca.

La visita al porto

Il porto sambenedettese merita obbligatoriamente una visita a tutte le ore della giornata: all’alba, per assistere al rientro dei pescherecci e all’asta al Mercato Ittico dove osservare la vendita del pesce e conoscere la grande tradizione marinara. Anche di giorno il porto di San Benedetto ha il suo fascino, quando le attività portuali sono nel pieno del loro svolgimento. Ma di notte è la scenografia per una passeggiata romantica. Suggestivo è assistere alla partenza dei pescherecci la domenica sera: una carovana di luci che lentamente prendono il largo nell’oscurità del mare. Infine c’è il molo sud: un chilometro di passeggiata circondati dal mare e dalle sculture del MAM, il Museo d’Arte sul Mare.

Molo Sud E Il Porto 1
La passeggiata del molo sud e il porto (foto di: Patrizia Cicconi)

La storia del porto

Il porto di San Benedetto del Tronto ha alle spalle una lunga storia. Infatti, fino alla fine dell’800 le barche ammaravano direttamente sull’arenile con dispendio enorme di energie e di tempo per il varo e la rimessa a terra delle imbarcazioni. Così, nel 1860 l’Amministrazione stabilisce che non si può più attraccare in spiaggia ed inizia la costruzione del porto. Il lungo iter per la realizzazione del porto, fortemente voluto anche dall’on. Luigi Dari, sottosegretario ai Lavori Pubblici, si conclude nel luglio del 1908 con la costruzione del primo braccio del molo nord, ultimato quattro anni dopo raggiungendo la lunghezza complessiva di 230 metri. E nel 1919 iniziano i lavori di costruzione del primo tratto di molo sud.

L’importanza degli anni ‘60

Altro periodo di particolare rilevanza è rappresentato dagli anni ‘60 in cui cambiano le barche, i sistemi di pesca. E si assiste anche ad un forte incremento delle attività commerciali, che in questi anni raggiungono i massimi livelli di espansione e di produttività. Quindi, il porto di San Benedetto deve adeguarsi e nel biennio 1962-63 vengono realizzati lo scalo di alaggio ed il relativo prolungamento della banchina a sud dello stesso. Successivamente, si prevedeva la realizzazione di un terzo braccio a nord di quello esistente.

Porto Visto Dallalto 1
Vista del porto dall’alto (foto di: it.m.wikipedia.org)

Gli ultimi lavori

Anche gli ultimi tre decenni sono caratterizzati da lavori di adeguamento e miglioramento per il porto di San Benedetto del Tronto. Da menzionare la graduale realizzazione ed ampliamento delle banchine; la costruzione della nuova sede della Capitaneria di Porto; la ristrutturazione del mercato ittico e la nuova asta del pescato. Infine le opere di arredo urbano, come nuove illuminazioni e monumenti (La Vela e il monumento al Gabbiano Jonathan) che, seppur non sempre strettamente collegate alle attività portuali, hanno contribuito a rendere l’area importante dal punto di vista turistico. Infatti, adiacente al molo sud e al porto stesso c’è piazza Mar del Plata, dove venne collocata per le festività pasquali la ruota panoramica e successivamente il ristorante sospeso.

Si ringrazia per l’immagine di copertina: Patrizia Cicconi

Il porto di San Benedetto del Tronto: nucleo turistico, navale ed ittico ultima modifica: 2019-12-10T09:00:42+01:00 da Patrizia Cicconi

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